Come si smaltisce l’amianto: pro e contro dei 3 metodi

smaltimentoaminatoIl confinamento

Per annullare il pericolo dell’amianto, detto anche asbesto, si può procedere con il confidamento. Le parti di un edificio che risultano contenere amianto vengono protette con delle barriere, come per esempio i controsoffitti e le contro pareti. Si usa il sistema del confinamento quando non è possibile isolare le parti pericolosa perché magari è parte di un edificio molto grande. Purtroppo, è facile trovare negli edifici parti realizzate in amianto compatto, detto comunemente eternit, perché in passato se ne faceva largo uso nel campo dell’edilizia per via delle sue doti: resistenza nel tempo, isolamento termico e fono assorbenza. Si usava l’eternit fino al 1992 per realizzare tetti, cisterne, tubature, soprattutto e moltissime altre cose. dalla sua scoperta nel 1901 alla data del divieto di uso moltissime manufatti e costruzioni hanno utilizzato questo materiale che non si sapeva fosse tanto dannoso per la salute, perciò spesso è fondamentale sapere dove smaltire l’amianto a Bergamo. Dopo il confino, è necessaria una fase di controllo e monitoraggio per valutare la tenuta della barriera nel corso degli anni.

L’incapsulamento

Il sistema dell’incapsulamento è un buon metodo per rendere inerte l’amianto e evitare così che le fibre cancerogene vengano inalate dalle persone. Per incapsulamento si intende il processo che con l’utilizzo di particolari prodotti riesce a contenere le fibre di amianto. Nello specifico, si utilizzano dei prodotti che sono in grado di inglobare le fibre che non sono più volatili. In parole povere, vengono aggiunti delle schiume, dei gel, dei cementi speciali che bloccano le fibre così da non esser più pericolose. Si tratta di prodotti specifici utilizzabili solo dalle ditte dove smaltire l’amianto a Bergamo. I prodotti contenitivi realizzano una pellicola sulla superfice del materiale che così non si disperde pericolosamente nell’ambiente. Il vantaggio di questa soluzione è che non vengono prodotti materiali tossici da smaltire perché l’amianto resta sul posto. Questo è anche lo svantaggio poiché il materiale non viene rimosso e pertanto va controllato con una fase di monitoraggio e osservazione.

La rimozione

Il sistema della rimozione è quello che si preferisce ed è attuato nella maggior parte dei casi. Ogni volta che è possibile, si preferisce smaltire il materiale fonte delle pericolose fibre che possono essere inalate e provocare patologie nocive e dannose. Il vantaggio principale di questo sistema è che non si devono poi controllare le aree trattate che sono bonificate una volta per tutte. Il rischio viene azzerato con un solo intervento di un’azienda dove smaltire l’amianto a Bergamo. Lo svantaggio è che sono necessari una serie di accorgimenti per non esporre i lavoratori e gli abitanti alle fibre durante la fase di rimozione. È necessario circoscrivere l’area e anche i lavoratori indossano particolari tute e protezioni per non avere problemi in futuro. I manufatti in amianto sono spostati e messi su dei mezzi appositi; per maggiore sicurezza il materiale potrebbe essere anche incapsulato con i prodotti specifici per evitare l’esposizione. Il materiale rimosso deve essere conferito dall’agenzia solo in determinate discariche autorizzate dove smaltire l’amianto a Bergamo.